Photography
Disconnessi: adolescenti e nuove tecnologie
Cinque giovani fotografi professionisti affiancano i lavori realizzati da Raimond Wouda, noto autore e docente presso l’Accademia dell’Aia in Olanda (KABK). Molteplici sguardi e interpretazioni artistiche offrono al visitatore una riflessione su un tema di stringente e crescente attualità su cui l’Istituto degli Innocenti lavora da tempo, portando avanti diverse iniziative per promuovere l’utilizzo consapevole della Rete e delle nuove tecnologie da parte di bambini e ragazzi.
La mostra collettiva “disConnessi”, allestita nel Salone Borghini del Museo degli Innocenti, è il risultato finale del più ampio progetto ideato da Arabella Natalini, direttrice scientifica del Museo degli Innocenti. Il progetto si è avviato con la realizzazione di un workshop internazionale rivolto a giovani fotografi, che sono stati selezionati attraverso una open call e sono stati seguiti da Wouda, in collaborazione con Martino Marangoni.
Tempi Complessi
La fotografia come veicolo d’integrazione dei linguaggi
Mostra collettiva presso le Murate Art District di Firenze – 2019. Attraverso lo sguardo privilegiato di 5 giovani autori e collettivi provenienti da varie regioni, la Fondazione Studio Marangoni ha prodotto un progetto espositivo con opere inedite sulle tematiche del confronto tra culture, delle differenze sociali e delle questioni di genere.
Gli artisti e collettivi selezionati tramite un open call hanno sviluppato dei lavori ad hoc sul territorio toscano confrontandosi in vari incontri sulla complessità dei tempi, indagando temi d’attualità con approcci differenti e con un particolare riguardo all’integrazione del medium fotografico con altri linguaggi espressivi.
Liriche Femminili
Mostra fotografica collettiva a cura di Leonardo Brogioni, presso la Biblioteca Umanistica – Corridoio Brunelleschi di Firenze, nell’ambito della rassegna musicale “MusArt” dal 13 al 26 luglio 2019.
Quattro giovani autrici hanno dato la loro disponibilità a mostrare in pubblico i loro più intimi e personali progetti fotografici: quattro lavori autobiografici, quattro autoritratti complessi, quattro ricerche artistiche di donne che hanno deciso di esporsi e rivelarsi con una riflessione su sé stesse. In queste fotografie la loro anima emerge nelle sue fragilità, con evidenti metafore, con piccoli segni quotidiani lasciati dal suo passaggio, con una presenza attenta anche se velata dietro una soglia. Ognuna di esse riesce a emozionare, a rendere partecipi, ma soprattutto insegna a identificarsi, a non essere superficiali e a guardare sé stessi con più attenzione.